COMUNICAZIONE INGANNEVOLE: LE BUGIE

La volontà di mentire rientra all’interno di quella che viene definita la “comunicazione ingannevole”. Questo tipo di comunicazione prevede che il mittente affermi o dica “cose” false con l’intenzione di farlo.

Possiamo trovarci di fronte a differenti gradi di intenzionalità. Esiste un’intenzionalità manifesta in cui chi parla intende trasmettere al proprio interlocutore un’informazione falsa e vuole sembrare assolutamente sincero (es. “voglio che tu mi creda, sono sincero perché per me la sincerità è tutto..”), un’intenzionalità celata in cui il parlante vuole ingannare l’ascoltatore e non vuole essere scoperto.

Esistono poi delle menzogne ritenute formali, cioè quelle menzogne che fin da piccoli noi tutti impariamo a dire per non offendere il nostro interlocutore (ad esempio, quando riceviamo un regalo a Natale che riteniamo orribile ma, per forma ed educazione, diciamo essere molto bello o particolarmente gradito). Possiamo dire che quando la bugia è di tipo formale, la gravità dell’atto è di livello molto basso o addiruttura assente. Altra cosa avviene per quelle bugie per così dire spudorate, in cui chi dice la bugia è consapevole di poter rischiare pesanti conseguenze (quest’ultime hanno un livello di gravità molto elevato) e rientrano nella condotta patologica.

Generalmente, colui che mente in modo medio-grave lo fa con il fine di ottimizzare le possibilità di successo rispetto ad un determinato obiettivo che vuole raggiungere (ad esempio, chi mente per “fare le scarpe” ad un collega di lavoro per ottenere una promozione).

I motivi per cui si mente maggiormente riguardano: i rapporti interpersonali di tipo relazionale tra genitori e figli (in cui i figli adolescenti “imparano” a mentire per riuscire ad ottenere dei vantaggi, come ad esempio potere uscire la sera), i rapporti relazionali tra partner (in cui si mente per non compromettere il rapporto, ad esempio quando uno dei partner mente all’altro dicendo che la qualità del sesso tra loro è perfetta).

Quando ricorrere alla menzogna rappresenta una pratica saltuaria e di bassa gravità non è assolutamente un problema per chi mente; altra cosa avviene quando mentire tocca sovente livelli medio-gravi ed avviene spesso. 

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