ATTENZIONE ALLA DIPENDENZA PSICOLOGICA DA INTERNET

Nell’ultimo decennio l’evoluzione del computer e la diffusione di internet hanno creato dei grandi vantaggi sotto certi punti di vista, quali la maggiore fruibilità delle informazioni di ogni tipo, la velocità di comunicazione con le e-mail ed altro ancora, ma anche degli svantaggi o, meglio, dei nuovi problemi, quali ad esempio nuovi disturbi di carattere psicologico.


Le psicopatologie legate all’utilizzo non funzionale di internet rientrano in quelli che vengono definiti “disturbi emergenti” della psicologia clinica.


Cominciamo con il dire che i soggetti maggiormente a rischio sono coloro che stanno ancora costruendo la propria personalità, dunque bambini ed adolescenti. Questo perché essi, essendo in una fase di crescita e di definizione della propria identità, tendono ad un forte “assorbimento” di ciò che li circonda, cose belle della vita, ma anche aspetti decisamente meno positivi. Inoltre, più in generale, tutte le pratiche e le attività esercitate dal genere umano, nel momento in cui si rileva una tendenza al loro abuso, possono diventare pericolose. La stessa cosa, dunque, vale anche per l’utilizzo di internet. Alcuni sintomi legati all’abuso del computer possono portare a sintomatologie di natura fisica di tipo invalidante quali lombalgie, tunnel carpale, cefalea, problemi muscolo-scheletrici, alterato ritmo del sonno ecc..

Come abbiamo già accennato, altri problemi possono invece andare a manifestarsi all’interno dell’area psicologica, portando ad una vera e propria dipendenza.

Questa dipendenza, che è stata studiata verso la metà degli anni novanta, viene chiamata “Internet-Addiction-Disorder”, cioè il disordine mentale creato dalla dipendenza dal fenomeno internet. Molti studi mettono in luce quanto, per molte persone, la pratica connessa alla navigazione in rete rappresenti l’attività che occupa il maggior numero di ore al giorno, inducendo le persone a restare letteralmente incollate davanti al computer senza rendersi più conto del tempo che scorre, ma soprattutto che al di fuori del web c’è un mondo reale da vivere.

La differenza tra un hobby legato al computer e la dipendenza si evince quando la persona non può fare a meno di “stare sul computer”, quando, pensando di starci qualche minuto, non si rende conto di esserci stata ore, quando preferisce chattare piuttosto che relazionarsi con le persone faccia a faccia, quando sta connessa fino alle tre di notte ed, appena si sveglia, la prima azione che compie è quella di accendere il PC.

Redazione S.P.P.R
(Studio Psicologo Porta Romana-Milano)