PER RISOLVERE UN PROBLEMA DI COPPIA, CI VUOLE UN LAVORO DI SQUADRA


Buongiorno,
vorrei un consiglio per un problema che mi e' caduto addosso come un macigno. Il 2011 e' stato un anno molto particolare...e' nato la nostra seconda figlia, e' morto il padre del mio compagno ( padre con il quale parlava il minimo indispensabile da quando i suoi genitori si erano separati ), mi e' stato asportato un piccolo tumore per fortuna senza altre conseguenze, e' stato asportato un tumore alla madre del mio compagno (madre che cercava di evitare il piu' possibile probabilmente per un sentimento di abbandono dopo la separazione dal padre in quanto piu' preoccupata per la figlia con alcuni problemi di salute), morte del cane del mio compagno in cui lui identificava la sua famiglia d'origine ........e morte del successivo cane che avevamo preso per "colmare"un po' il senso di vuoto.....come dicevo e' stato un anno sicuramente intenso....il 23 dicembre il mio compagno dice di non provare piu' sentimenti per me e quindi non si sente di fare piu' nulla......lavo ,cucino, stiro, preparo i bimbi mi occupo della casa e del cane ...lui mi dice di rendersi conto di non fare nulla ma non gli viene l'iniziativa.....siamo andati da una prima psicologa che ci ha detto che probabilmente lui ha un problema irrisolto con il padre che lo rende immaturo...il padre se ne e' andato di casa quando lui aveva 16 anni.....intanto in casa la situazione peggiora....io spesso gli chiedo di andarsene in momenti di rabbia poi dopo 5 minuti gli chiedo scusa e gli chiedo di restare.......una mattina dice che se ne va...e sono passati ormai 6 mesi......l'ho convinto a venire con me da un altro psicologo (uomo) che ribadisce questa immaturita' affettiva e quindi inizia con lui da solo una terapia........ e dice a me di imparare ad essere meno direttiva ed apprensiva....e' un mese e mezzo che va in terapia ma proprio non riusciamo a comunicare....qualsiasi cosa io dica non va mai bene.... si arrabbia moltissimo con me (cosa che non ha mai fatto) soprattutto quando gli chiedo quando torna e quando gli dico che ci manca...non mi cerca mai ne' al telefono o tramite sms....io sto malissimo.....puo' una crisi interiore cambiare cosi' una persona....io no lo riconosco in niente.......ci sono speranze che seguendo questo percorso dallo psicologo torni a casa ???
grazie mille
M.

LO PSICOLOGO RISPONDE

Gentile M.,
come nostra consuetudine, le manifestiamo il nostro affetto per una vicenda densa di eventi particolarmente rilevanti come quelli che lei ci ha descritto con la sua lettera.
L’esservi rivolti a due psicologi è stato sicuramente un atto di maturità da parte vostra, soprattutto quando avete preso coscienza che il clima all’interno del vostro rapporto di coppia cominciava ad essere molto negativo.Sarebbe interessante comprendere quante sedute psicologiche avete fatto da questi colleghi e se erano incontri psicologici per la coppia o soltanto per suo marito. Riteniamo che, nonostante i problemi che lei ci presenta sembrino riguardare principalmente il suo compagno, sia fondamentale che anche lei si ‘prenda carico’ del fatto che quando c’è un problema nella relazione, esso riguarda entrambi i componenti e dunque sarebbe opportuno che anche lei, o insieme al suo compagno o autonomamente, lavori su se stessa per capire cosa può potenziare della sua persona per essere utile sia a se stessa, che al suo compagno, che ai suoi figli. In modo speciale quando ci si trova all’interno di un problema in un rapporto di coppia, è infatti generalmente opportuno ragionare in termini di 'squadra' e cercare di trovare una strada condivisa da percorrere per rivitalizzare la relazione stessa.
La sua descrizione riflette un quadro relazionale che è stato sicuramente danneggiato da una serie di eventi negativi che si sono succeduti e che sicuramente hanno danneggiato il vostro rapporto (lutto del padre, la perdita dei due cani, il suo tumore, quello della madre, la gestione dei figli). Oltre al 2011, sarebbe opportuno analizzare gli anni precedenti della vostra relazione per comprendere come eravate abituati a gestire gli eventi stressanti ed i problemi legati alla quotidianità. Per rispondere alla sua domanda circa la possibilità che dopo l’intervento dello psicologo suo marito ritorni a casa, possiamo dirle che ciò è probabile, come potrebbe anche essere probabile il contrario, dunque è bene che lei trovi dentro di sé, anche facendosi aiutare come sta facendo il suo compagno, spunti di riflessione per capire come affrontare un eventuale ritorno oppure anche un non ritorno.
Un caro saluto.

Staff Psicologo Porta Romana-Milano