LA "FATICOSA" DECISIONE DI SPOSARSI

Gentile dottore, mi chiamo M., sono felicemente fidanzata da cinque anni e vorrei sposarmi, ma il mio attuale compagno sembra non essere affatto interessato. Conviviamo da ormai un anno e le cose, tutto sommato, non vanno male, anzi direi che andiamo d’accordo. Il problema è che, ogni volta che gliene parlo, lui fa praticamente finta di non sentire e poi cerca delle scuse come l’insicurezza lavorativa, le coppie che quando si sposano si lasciano e mille altre scuse. Insomma a me non va più bene questa situazione e sinceramente non so come affrontarlo. Vorrei sapere se lei ha qualche consiglio da darmi. Grazie. 

LO PSICOLOGO RISPONDE

Cara signora,
inizio subito con il dirle che, se puo’ consolarla, non è l’unica, anzi posso dirle con assoluta certezza che il cosiddetto fenomeno delle “coppiette eterne” nel nostro paese sta cominciando a moltiplicarsi di giorno in giorno. A dire il vero, in effetti il contesto socio-lavorativo in cui viviamo non è sicuramente molto confortante per chi cerca e desidera progettarsi un futuro. Il fenomeno legato alla precarietà lavorativa, anche dovuto alla recente crisi mondiale, per certi versi può avere esercitato una certa influenza anche su parametri legati alle scelte “di coppia”, come ad esempio il progettare un matrimonio. Un dato fondamentale, che si evince molto chiaramente dalle sue parole, assolutamente di primaria importanza, è che tra di voi si è instaurata una buona relazione. Molte coppie stanno insieme perché all’interno della relazione si è creata una sorta di dipendenza. Esistono partner che litigano spesso, che dichiarano apertamente di non sopportarsi più o, peggio ancora, non capita così di rado di sentire all’interno di una coppia frasi del tipo: “Non ti amo più da tempo, ma non ho proprio la forza di lasciarti”. Per non parlare di tutte quelle coppie che, invece, purtroppo si sposano in maniera troppo frettolosa e poi, magari dopo cinque mesi, si separano perché si conoscevano da troppo poco tempo. Un po’ di tempo fa mi è capitato di lavorare con una coppia che si era sposata dopo solo quattro mesi di conoscenza e dopo altri quattro si era rivolta a me perché erano increduli del fatto che il loro rapporto, in soli quattro mesi, fosse totalmente peggiorato. Nel suo caso direi che il dialogo è sempre da mettere al primo posto. Cercherei un momento per scambiarvi nuovamente le vostre posizioni e provare, con calma, pacatezza e amore, a trovare un punto d’incontro. Vedrà che, se il sentimento ha una sua solidità, riuscirete a trovare un “linguaggio comune”. Magari quelle che lei definisce “scuse” sono reali preoccupazioni e paure. In questo momento lei mi sembra particolarmente determinata; provando a tendergli ancora una mano, potrebbe capitare che lui accetti di coronare questo progetto.

Staff Psicologo Porta Romana